Etica e Ludopatia.
Ne abbiamo parlato sabato 24 marzo, nel programma delle “Conversazioni Etiche” con le quali il nostro Club, durante tutto l’anno rotariano, ha cercato di sensibilizzare sul tema dell’Etica in primo luogo gli alunni degli ultimi due anni degli Istituti Superiori di Foggia.
Davanti ad oltre 160 ragazzi, provenienti dal Liceo Scientifico “G. Marconi”, dall’Istituto Magistrale Poerio e dall’I.T.E. Pascal, il nostro socio Nicola Cintoli, in qualità di moderatore, ha introdotto il tema e presentato i relatori Giuseppe Cavaliere - anch’egli valente socio del Club, da sempre impegnato sul fronte della lotta all’usura e Presidente della locale Fondazione Antiusura “Buon Samaritano” - e l’avv. Attilio Simeone - membro effettivo del Comitato di Solidarietà presso il Commissario Straordinario del Governo Antiracket e Antiusura del Ministero dell’Interno, coordinatore nazionale del cartello “Insieme contro l’Azzardo” e Consulente Legale della Consulta Nazionale Antiusura Giovanni Paolo II – i quali hanno fornito numeri impressionanti.
Gli italiani, nel corso del 2017, hanno speso ben 102 miliardi di euro nel gioco, dal più banale ma non meno pericoloso “gratta e vinci” fino al poker on line, un volume di denaro, che come hanno chiarito i relatori, viene molto spesso distolto dalla soddisfazione delle esigenze di vita delle famiglie, con conseguente loro impoverimento.
L’attenzione si è focalizzata soprattutto sul territorio della Regione Puglia, evidenziando come al sempre maggior impoverimento faccia riscontro un crescente ricorso al gioco quale possibile fonte di reddito, attratti dal miraggio che una vincita milionaria sia dietro l’angolo, pronta a risolvere tutti i problemi.
È stato sottolineato, poi. come molto spesso chi è preso nel vortice del gioco sia facile preda degli usurai, che intervengono ben volentieri per soddisfare, a carissimo prezzo, la necessità di denaro liquido, innescando un meccanismo assolutamente perverso che, ancor di più, rende il giocatore vittima di se stesso; da qui, l’esigenza per le Fondazioni antiusura di occuparsi anche del fenomeno “ludopatia”, dapprima ritenuto marginale e comunque non pertinente alle loro finalità istituzionali.
Ai ragazzi presenti, senza alcun paternalismo, è stato rivolto l’appello ad essere protagonisti della loro vita, rifuggendo dalle lusinghe di quel mondo irreale, proprio del gioco d’azzardo, rimanendo sempre e comunque protagonisti della loro vita; l’augurio, come sempre, è di aver aggiunto un piccolo ma importante tassello grazie alla diffusione di questi rilevanti messaggi educativi.
Nicola CINTOLI